E X – V O T O Association for Radical Public Culture
Le esperienze maturate collaborando con i vari festival e progetti porta Ex-voto a sviluppare diversi progetti complessi che si intersecano fra di loro come: il progetto Rooms’ Contest (concorso per abitanti di appartamenti in condivisione che indaga sul rapporto fra spazio privato e spazio pubblico) e i talk Non Riservato (tavoli di confronto fra abitanti, operatori culturali e istituzione) che danno vita al progetto di rete Non Riservato (progetto di rete a vocazione produttiva delle realtà che agiscono a Milano nello spazio pubblico con modalità creative), il progetto di screening Action Frame che anticipa il progetto di residenza internazionale di video arte Camouflage.
Parallelamente Ex-Voto partecipa alla costruzione di progetti collettivi e produzione di propri interventi in ambito curatoriale e artistico come il progetto Borderlight, Hacking Monuments, A New Hymn 4 New Neapolis, Glocary e altri ancora. Ex-Voto è al momento attiva a Milano, Napoli, Bari e partecipa a progetti di scambio con l’Olanda e l’Inghilterra.
Membri: Elena Bari, Nicola Ciancio, Giovanna Crisafulli, Simona Da Pozzo, Fabrizio Nocera, Anna Vasta.
La parola ex-voto deriva dal latino “votum”, cioè promessa, offerta. Offrire un ex voto vuol dire sciogliersi d’un obbligo con un Santo o altra divinità per un intervento miracoloso e quindi ringraziare del beneficio avuto. La scelta su questo nome e caduta per diversi motivi: è un elemento della cultura popolare che si esprime attraverso manufatti artistici che possono essere retrospettivamente considerati come una forma antica di arte pubblica e partecipata; allo stesso tempo è pop nel senso più attuale e dà l’idea della tenacia necessaria per operare in campo artistico e culturale in Italia.